Ancora tu… (ma non dovevamo vederci più?)

L’anno (calcistico) che verrà continua a riservare sorprese. Partito all’insegna dell’innovazione comunicativa e formale con l’apparizione di un giovane e battagliero Stramaccioni in sala stampa un mesetto fa, oggi è al secondo capitolo del romanzo “ Udinese 2.0”.
Il Capitano Di Natale si presenta davanti alle telecamere, agli obiettivi dei fotografi e ai taccuini dei giornalisti il primo giorno del preritiro della nuova Udinese. Non più vacanze extra concesse al goleador dei record quindi, non più un arrivo dilazionato con il gruppo già a sgroppare ad Arta come accadeva di norma nella gestione Guidolin.
Totò arriva in camicia chiara a far da padrone di casa, ad aprire le porte della nuova avventura. Un gesto simbolico e significativo per dare l’impronta di leader di un gruppo variegato e multietnico con estremo bisogno di guida e di riferimento. Un capo banda, insomma, di quelli col frontino sopra gli occhi un po’ schivi e furbetti.
Il nuovo che continua ad avanzare e che sembra contraddire il detto: “largo ai giovani”. Qui è il quasi trentasettenne Capitano di lungo corso a battezzare la nuova stagione sportiva, spalleggiato dal DS Cristiano Giaretta.
“Devo stare bene per dare il massimo con il nuovo staff. Il Mister mi ha fatto una telefonata una settimana fa chiedendomi di essere qui oggi e gli ho detto subito di sì. Non mi spaventa sapere che il Mister ha solo un anno più di me…fisicamente sto meglio di lui…!” Totò è in vena di battute anche se sembra scalpitare per finire alla svelta la rassegna delle domande.
“Mi mancano sette goal per i fatidici 200. quello è il mio obiettivo anche se mi piacerebbe raggiungere i 205 di Baggio. Ho avuto la fortuna di parlarci qualche tempo fa e per me sarebbe un onore. Ci posso arrivare”.
La mente va ai mesi un po’ turbolenti di un’annata difficile per i colori bianconeri. Alle parole che minacciavano un suo addio e che hanno lasciato trepidanti ed in ansia il popolo bianconero: “ Effettivamente tre mesi fa non avevo più voglia di giocare, devo essere sincero. Poi il colloquio con il Presidente e la famiglia Pozzo mi hanno fatto cambiare idea. Ci hanno messo del loro anche mia moglie e i miei figli. Mio padre inoltre non sta bene e mi piacerebbe renderlo orgoglioso di me raggiungendo i 200 goal ”. Di Natale ha incontrato Stramaccioni proprio oggi e su di lui il bomber campano spende queste parole di apprezzamento: “ E’ una bravissima persona che ha tanta voglia di mettersi in gioco in una piazza importante”. E sul Mondiale cosa dice Totò, fino in primavera in forse fra i possibili convocati di Prandelli: “ Il Mondiale? Quale Mondiale?… – ironizza – bisogna lavorare di più sul settore giovanile e voltare pagina. Secondo me lo vince l’Argentina che ha avuto una fortuna incredibile” E Balotelli, spesso additato da molti, diventerà mai grande? “ Non è giusto prendersela solo con lui, non può essere l’unico colpevole”. E una parola Totò la riserva a commentare l’ipotesi che vedrebbe il suo ex allenatore Guidolin come nuovo CT della Nazionale: “ Il Mister se lo meriterebbe, è una persona seria, con grandi valori e dopo trent’anni di panchina credo sia pronto per la nazionale”. Di Natale parla anche di Stankovic come secondo di Strama, un avversario che ha spesso incontrato in campo in questi anni di duelli pallonari: “ La sua esperienza può dare tanto, è un bene per il calcio vederlo in panchina”.
Di Natale concede una battuta sul modulo guidoliniano 3-5-1-1 disegnato a pennello per valorizzare il gioco di Totò, che tanto stupì per la sua efficacia nelle storiche stagioni che portarono in Europa e che invece lo scorso anno sembrò non essere più in grado di stupire e di ferire: “Sarà il Mister a decidere. Se sto bene mi posso adattare a qualsiasi modulo, anzi, se c’è qualche ragazzino ad aiutarmi davanti è meglio per me…”. Ed infine lo Stadio Friuli, ritrovato dopo un mese e mezzo di assenza e che continua ad essere divorato dalle ruspe. Un senso di straniamento provato anche dal bomber: ” Prima non trovavo nemmeno gli spogliatoi, non c’era più il mio posto…. Credo che il prossimo anno diventerà lo stadio più bello d’Italia dopo quello della Juventus”.
Poi il mitico numero dieci se ne va salutando la platea di giornalisti e cedendo la parola a Giaretta per un punto sul mercato: “ I convocati saranno 32 con oggi, la prossima settimana potrebbero aggregarsi altre otto pedine. Contiamo di potenziare il centrocampo con un giocatore in grado di fare le due fasi, a prescindere dall’eventuale partenza di Pereyra. Poi daremo tempo al Mister di valutare la rosa. I portieri saranno sette, un piccolo record. E ‘ chiaro che poi si dovrà sfoltire. Muriel rimane una pedina su cui puntare perché le sue potenzialità sono inespresse e devono emergere per forza. Guidolin si unirà allo staff ai primi di agosto dopo le meritate vacanze. Il lavoro di visionare oltre cento ragazzi nel mondo è enorme. Per noi Guidolin è un valore aggiunto”.

Biancamaria Gonano
07.07.2014
TOTO' GOAL

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