Una notte gelata e limpida ha contribuito a rendere ancor più cristallina la serata carnica di Francesco Guidolin. Le sue uscite nei club sono rare e per questo, il club di Arta Terme intitolato a lui, ha potuto goderselo per bene ieri sera.
Era l’occasione del battesimo del club, giovane di due anni e mezzo che ha chiamato nel “Comune Rustico “ caro a Carducci molti tifosi bianconeri un po’ intirizziti ma caldi nel cuore. Il numero più grande proveniente dalle valli della Carnia con i club di Paularo e Amaro ma numerosi anche gli amici provenienti dal Friuli, rappresentati dal tifo organizzato di Carpacco, Caporiacco, San Giovanni al Natisone, San Daniele fino al mare di Lignano.
Una serata iniziata con l’abbraccio dei tifosi verso il Mister, la richiesta di foto, autografi e culminata con il suo discorso di saluto amichevole e per nulla retorico. Guidolin ha sottolineato ancora una volta il suo sentirsi vicino al popolo delle montagne del Friuli, a lui tanto care e ha scherzato sul fatto che in 25 anni di panchina è la prima volta che un club sia intitolato a lui: “Sono felice che si trovi proprio qui ad Arta, cittadina che ci coccola nei ritiri estivi. Ma non stupitevi, io sono come voi, mi sento vicino al vostro carattere e qui da queste parti vengo almeno una volta al mese a fare una bella mangiata”. Non è la prima volta che Guido parla del suo legame viscerale con la nostra regione e della sua appartenenza ad una terra che “ è casa mia”.
Il sindaco e il presidente del club Giovanni Radina hanno completato il momento di rito, insieme alle parole del presidente dell’AUC, Edy Morandini che ha ricordato a Guidolin che “noi la sosterremo sempre, così come sosteniamo l’Udinese e sarà sempre così”.
La serata è continuata con una lotteria benefica e molte danze in cui hanno brillato molti proventi ballerini che la domenica si trasformano in tifosi calienti sugli spalti del Friuli.
Alè Udin.