Category: Campionato

UDINESE : TUDOR 2 0

L’Udinese conquista meritatamente i 3 punti nella gara di oggi pomeriggio allo Stadio Friuli che la vedeva opposta al Genoa. Le due squadre giungevano all’appuntamento con stati d’animo diametralmente opposti perché i friulani erano reduci dall’ennesimo cambio in panchina, mentre i liguri nell’ultimo turno si erano permessi il lusso di imporre il primo stop in campionato alla capolista Juventus. Mr Igor Tudor, nel giorno del suo ritorno sulla panchina friulana, decideva di giocarsela con Musso in porta, dietro con una linea difensiva a quattro composta da Stryger, Ekong, De Maio e Zeegelaar; in mezzo Sandro faceva il perno centrale e Fofana e Mandragora agivano da mezzali; mentre davanti era Okaka a fare da punto più avanzato con Pussetto e De Paul più esterni per chiudere il tridente. Sinceramente questo 4-3-3 di partenza spesso si modificava in un 3-4-3 o 4-5-1 e comunque, come più volte ribadito, più che scriverli sulla lavagna, i moduli vanno correttamente interpretati con aggressività, equilibrio e disciplina ed oggi possiamo assolutamente ritenerci soddisfatti di quanto sviluppatosi in campo.

Emettere giudizi affrettati potrebbe risultare inopportuno ma è altrettanto vero che dobbiamo sottolineare che qualcosa di nuovo e di buono si è visto; certo che il quasi immediato vantaggio, ottenuto già al 4′ con una ripartenza imbastita da Pussetto per Okaka con De Paul pronto a smistare per Fofana che metteva poi il Nr 7 bianconero nella condizione di battere quasi indisturbato a rete per l’ 1 a 0, permetteva ai padroni di casa di indirizzare il match sui binari auspicati e maggiormente consoni alle proprie capacità, potendo far male in contropiede con il proprio inarrestabile Nacio 23. Il Genoa ha fatto la sua onesta partita, ma l’impressione che ho avuto e’ che il risultato non sia mai stato in discussione e la meravigliosa realizzazione di Mandragora al 62′ certificava la netta supremazia degli uomini di Mr Tudor che poi sfioravano anche la terza rete per ben due volte con Lasagna che soprattutto nella prima occasione poteva fare molto meglio. Tre punti fondamentali che aggiunti a quelli ottenuti contro Chievo e Bologna consegnano un po’ di ossigeno alla classifica e la speranza che il nostro stadio possa tornare ad essere una fortezza.

 

 

Paolo Matrecano

 

ASPETTANDO UDINESE BOLOGNA

Domenica prossima, giorno del 66′ compleanno del Grande Zico, la sfida dello Stadio Friuli metterà di fronte, in un autentico spareggio per la permanenza nella massima categoria, l’Udinese ed il Bologna. Tutte e due le formazioni si attendono da questo match risposte significative; i bianconeri per capire se i 3 soffertissimi punti ottenuti contro il Chievo possano essere considerati (finalmente) come il viatico per togliersi il prima possibile dalla zona pericolosa, i rossoblu per dare un altro peso alle 2 sconfitte consecutive patite in maniera tutto sommato immeritata contro Roma e Juventus. Prevedo un match dove molto probabilmente saranno gli ospiti che cercheranno di fare la partita; innanzitutto per lo spirito battagliero del loro allenatore Mihajlovic che da quando è arrivato ha imposto alla sua squadra di giocarsela sempre e comunque e poi perché dai padroni di casa anche un risultato di parità verrebbe accolto con moderata soddisfazione perché permetterebbe loro di mantenere immutato quel + 4 (anche se non completamente rassicurante in virtù degli scontri diretti) sui felsinei. Come provarla a vincere (risultato che significherebbe mettere un solco di 3 gare sul terz’ultimo gradino); probabilmente giocando una partita accorta, sullo stile di quelle contro Roma e Fiorentina cercando di essere equilibrati dietro, ma senza farsi troppo schiacciare, e pronti a ripartire ed a far male negli spazi e nelle occasioni che inevitabilmente ci verranno concesse (soprattutto con Pussetto). Se l’atteggiamento del Bologna invece fosse più cauto, sempre per i risvolti che il risultato di domenica potrebbe avere sul resto del campionato per ambedue le contendenti, ecco allora che la nostra (attuale) incapacità di essere attivamente propositivi potrebbe dar vita ad un match molto più guardingo da entrambe le parti. Per quanto concerne la formazione che Mr Davide Nicola metterà in campo dobbiamo aspettare la lista completa e definitiva degli arruolabili; mi auguro che il nostro allenatore decida finalmente di mettersi a 4 dietro per guadagnare un uomo in fase di costruzione e se Sandro potra’ essere schierato dall’inizio ecco allora che ipotizzo questa formazione nel mio 4-3-3: Musso; Stryger, Ekong, Nuytinck, Zeegelaar; Ingelsson, Sandro, Mandragora; Pussetto, Lasagna, De Paul.

Paolo Matrecano

3 punti TEO D’OR

Iniziamo dalla fine; 3 punti dovevano essere e 3 punti sono arrivati! La classifica asfittica dei bianconeri necessitava di questa boccata di ossigeno e tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’Udinese l’aspettavamo con ansia e probabilmente a nessuno interessava come questa fosse arrivata. La maniera forse un po’ sporca con la quale questa fondamentale vittoria è maturata, molto probabilmente certifica ulteriormente tutte le difficoltà della squadra e quindi rassegniamoci che il nostro cammino ci terrà con il fiato sospeso fino all’ultima giornata. Anche oggi pomeriggio, di fronte all’ultima della classe, sono emerse ancora una volta le nostre carenze (adesso anche numeriche) per ciò che riguarda la zona nevralgica del campo. Vedere giganteggiare Hatemaj in mezzo al rettangolo verde automaticamente fa comprendere la pochezza del nostro centrocampo e quello che oggi mi è balzato ancora maggiormente all’occhio e’ l’improvvisazione di quasi tutti i movimenti degli uomini di Mr Davide Nicola. Purtroppo fa male sottolinearlo, ma quella squadra che l’allenatore sta cercando e, a suo dire, anche vedendo, sinceramente stento addirittura ad intuirla.

Oggi abbiamo vinto segnando l’ottavo goals della gestione Nicola con l’ottavo giocatore diverso (questa volta è toccato a Teodorczyk finire sul tabellino) ed abbiamo confermato che solo con la porta immacolata siamo capaci di incamerare i 3 punti. Il Chievo comunque ha fatto la sua onesta partita e da subito ha dato l’impressione di saper meglio tenere il campo. Abbiamo corso alcuni rischi, iniziando dal 3′ minuto con De Paoli capace di divorarsi un goal con la porta praticamente spalancata, per finire con tre parate non semplici di Musso che domenica dopo domenica dimostra di essere un signor portiere e di risultare (aspetto non proprio del quale vantarsi) quasi sempre tra i migliori. Da parte nostra, l’unico tiro del primo tempo è merito di una sassata da 30 metri di Nuytinck che coglie il palo alla sinistra del portiere ospite, bissato da una bella conclusione nella ripresa di Fofana ben disinnescata da un attento Sorrentino. Poi il finale con il rigore che Valeri assegna (dopo aver consultato il VAR) e che il nostro Nr 91 decide di provare a trasformare. Il tiro di TEO viene in un primo momento intercettato ma sulla respinta e’ lo stesso attaccante polacco che, avventandosi per primo, ribadisce in rete per il suo primo goal italiano.

2° Comunicato congiunto AUC CURVA NORD

UDINESE: PRIMO PUNTO DEL 2019

Il match di ieri pomeriggio al Friuli Dacia Arena metteva di fronte la Nostra Udinese, reduce da 2 sconfitte consecutive, ad una Fiorentina in salute ma anche stanca dopo le inebrianti fatiche di metà settimana in Coppa Italia. Per gli uomini di Mr Davide Nicola era fondamentale racimolare punti ma soprattutto dare una risposta concreta dopo la gara di Marassi dove, anche a detta dello stesso allenatore piemontese, si era vista la peggior Udinese della propria gestione e forse, per atteggiamento, dell’intera annata. Nel percorso di crescita, che personalmente al momento non vedo ne’ costante e conseguentemente nemmeno rassicurante, prima della gara avevo fatto una riflessione; questa squadra ha veramente difficoltà a “giocare” (legate ad un centrocampo male assortito ed a oggi addirittura in difficoltà “numerica”). I bianconeri hanno vinto solamente 4 partite e tutte mantenendo la porta inviolata; logica conseguenza è che se gli avversari segnano, l’Udinese non vince (anche ieri così è stato). Non è una banale considerazione statistica, ma secondo me sottolinea ulteriormente il fatto che i friulani debbano sempre “subire” e quindi unicamente adeguarsi ed adattarsi per poi contrapporsi, appunto magari qualche volta con successo, agli avversari. Questo significa che oggi come oggi non possiamo aspettarci nient’altro che provare a “non far giocare” gli altri (e mi può anche star bene), ma dovendo cercare di vincere almeno 4 gare contro le nostre dirette concorrenti, e dovrà necessariamente essere così per raggiungere la tanto agognata salvezza, devi provare ad importi cercando di indirizzare le gare nella maniera auspicata con il personale “marchio di fabbrica”.

Della gara di ieri mi tengo stretto il primo punto del ’19 portato in dote dal “soldato” Nr 19 Stryger Larsen e che ci porta a 19 in graduatoria ma, purtroppo, solamente a “+2” dal Bologna, capace di espugnare San Siro (sponda nerazzurra). Oltre a questo, avendo visto a Genova una squadra troppo brutta per essere vera, era logico attendersi una reazione che effettivamente c’è stata ma sinceramente non ho capito con assoluta certezza se questa fosse figlia dei nostri meriti oppure delle “colpe” di una Viola che mi è apparsa leggermente sotto tono, probabilmente per le fatiche a cui facevo riferimento prima. Un altro dato che spero al più presto venga invertito e’ dato dal fatto che se al Ferraris l’Udinese non avevo effettuato nemmeno un tiro nello specchio della porta avversaria, ieri il portiere ospite Lafont non si è esibito in nemmeno una parata. Sicuramente la prossima gara esterna contro il Toro di Mr Mazzarri potrà fornirci significative indicazioni per capire se la strada intrapresa è quella giusta.

Paolo Matrecano

 

Comunicato congiunto AUC, CURVA NORD.

Dopo l’ennesimo naufragio  verificatosi nel porto di Genova sponda Sampdoriana, seguito da insuccessi sportivi che ormai perdurano da circa 5 anni e che hanno fortemente preoccupato e disorientato la tifoseria sull’operato della Società Udinese Calcio; si è deciso di pubblicare un comunicato condiviso congiuntamente da l’AUC e la CURVA NORD di seguito allegato.

Udinese VARma 1 a 2

Le soste non fanno bene ai bianconeri che partono meglio delle api parmigiane ma si ritrovano sotto per un rigore assegnato dalla VAR. No non incolpo la tecnologia per la sconfitta, certo ci sono delle cose da affinare, ad esempio il fuirigioco non può essere giudicato per la punta del piede, e non ammetto si assegnino rigori che non ci sono, non parlo di oggi, dopo aver guardato immagini dettagliatissime, quando un normale replay mostra chiaramente una simulazione, la VAR và benone, ma ultimamente non dice bene ai bianconeri. I movimenti sono buoni, si vede un calcio discreto ed Okaka in campo dal primo minuto dimostra di essere il giocatore che serviva, difende palla, lotta, e se parte non è facile da tenere. La forma non lo aiuta e qualche sciocchezza la commette, ma l’ impressione è buona anche perchè alla prima partita timbrare il gol del pari è una buona presentazione. I bianconeri giocano ma il Parma punge con Gervinho che Fofana stà ancora cercando di placcare, mentre tutti son gia’ sotto la doccia. A volte si fanno punti immeritati a volte se ne perdono immeritatamente come oggi e fanno più male. Bene Okaka fin che ha retto, in poco sotto tono per le sue qualità RRRodrigo, praticamente nullo KL15 che fine ha fatto il bomber bianconero? Sia chiaro ol Parma è più squadra, non spumeggiante ma pungente e chi vince ha sempre ragione, ma l’ Udinese di Nicola cresce e piace, è vero vincere questa partita era possibile, ed anche il mr non è contento del risultato, anche perchè i 3 punti avrebbero tenuto il Bologna che domani affronterà la Spal ad una buona distanza, ma giocando così, con la squadra al completo il sole splenderà presto…

ANNO NUOVO…VECCHI DIFETTI

Ieri, dopo tre settimane di sosta, e’ ripartita la Serie A ed il confronto delle ore 18 dello Stadio Friuli metteva di fronte l’Udinese e quella che senza ombra di dubbio è da considerarsi come la rivelazione del girone d’andata; ovvero il neopromosso Parma che dall’alto dei suoi 25 punti, grazie anche e soprattutto a 4 blitz esterni, viaggia in una posizione di tutto rispetto in classifica. Dagli uomini di Mr Davide Nicola si attendevano delle risposte significative per capire se veramente il peggio fosse alle spalle e c’era anche molta curiosita’ per vedere all’opera il neoacquisto Stefano Okaka che faceva il suo esordio ufficiale in maglia bianconera affiancando davanti già dal 1′ di gara Lasagna. L’avvio è stato abbastanza promettente ma al primo affondo di Gervinho, che nel cuore della nostra area saltava di netto Opoku e veniva poi agganciato da De Paul, gli ospiti si guadagnavano un calcio di rigore che il mediocre Mazzoleni non vedeva ma che non sfuggiva al VAR e che veniva poi trasformato da Inglese che spiazzava Musso. La nostra reazione era abbastanza sterile e si poggiava quasi esclusivamente sulle spalle di Okaka autore di una buona prova sia per quello visto sul rettangolo verde sia per ciò che ha fatto intuire in proiezione futura. Comunque la prima frazione si concludeva con il Parma in vantaggio.

Nella ripresa i gialloblù avevano già al 4′ la possibilità di chiudere la gara ma da posizione favorevolissima Inglese praticamente passava la palla al nostro estremo difensore. Sul ribaltamento di fronte, grazie ad una percussione in abbinata dei nostri due attaccanti, proprio Okaka risolveva prepotentemente di testa e portava in parità le sorti del match. Da lì si aveva come la sensazione che il risultato potesse essere ribaltato ma la manovra dei bianconeri era, come al solito, lenta ed abbastanza prevedibile tanto da poggiarsi più su azioni personali che corali. Poi arrivava l’incredibile azione di Gervinho al quale veniva concesso un contropiede di sessanta metri su azione susseguente ad un corner in nostro favore. L’ivoriano, appunto dopo un’infinità galoppata, scartava Musso e depositava la palla in rete per il nuovo vantaggio parmense. Tutto da rifare; la generosa reazione dei friulani aveva i connotati di quelle precedenti e quindi solo un’invenzione di un singolo poteva rimettere in carreggiata i padroni di casa. Le nostre speranze si spegnevano sul palo destro di Sepe, che, con un prodigioso intervento, era abile a deviare sul montante una rasoiata del sempre generoso De Paul. Mr Davide Nicola diceva a dicembre che c’era ancora tanto da fare; la sconfitta di ieri c’è lo ha confermato…

 

Paolo Matrecano